L’importanza delle aziende Carbon Neutral

Nell'era post-Accordo di Parigi e COP21, la lotta contro i cambiamenti climatici è diventata una priorità globale, spingendo nazioni, organizzazioni e aziende verso l'obiettivo della neutralità climatica. Tale impegno si traduce nell'adozione di misure volte a ridurre significativamente le emissioni di gas serra, con l'intento sia di fermare l'aumento della temperatura globale che di invertire la tendenza verso un futuro meno inquinato.

La neutralità climatica, spesso identificata con il termine "Net Zero Emissions", richiede un azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro la metà del secolo, conformemente agli obiettivi stabiliti dalla Science Based Targets Initiative. Questo processo implica una transizione energetica profonda, l'innovazione tecnologica e l'adozione di comportamenti sostenibili sia a livello individuale che collettivo.

Le aziende rivestono un ruolo fondamentale in questo contesto, essendo sia fonti significative di emissioni sia agenti chiave per l'innovazione e il cambiamento. A loro si legano la Carbon Neutrality e la Climate Neutrality, obiettivi intermedi indispensabili per le realtà che intendono contribuire attivamente alla lotta contro i cambiamenti climatici e che si raggiungono bilanciando le emissioni di CO2 e altri gas serra generate dalle attività aziendali con azioni di compensazione o attraverso l'assorbimento di una quantità equivalente di CO2 dall'atmosfera.

Occorre sottolineare che i benefici derivanti dall'impegno delle aziende verso la neutralità climatica sono molteplici e si riflettono non solo sull'ambiente ma anche sul piano economico e sociale. Sul mercato, infatti, i consumatori dimostrano una crescente consapevolezza e preferenza per le aziende sostenibili, e si mostrano disposti anche a sostenere un costo maggiore per prodotti e servizi eco-compatibili. Questo trend evidenzia come la sostenibilità sia diventata un fattore competitivo cruciale, capace di influenzare le decisioni di acquisto e di fidelizzazione della clientela.

Ma come si può raggiungere la Carbon Neutrality? Le aziende devono intraprendere un percorso strutturato che inizia con la misurazione delle proprie emissioni di gas serra, attraverso il calcolo della Carbon Footprint. Questo passaggio consente di individuare le principali fonti di emissione e di identificare le aree in cui intervenire per ridurre l'impatto ambientale; la riduzione delle emissioni può avvenire attraverso l'efficienza energetica, l'uso di energie rinnovabili, l'ottimizzazione dei processi produttivi e la mobilità sostenibile.

Nonostante gli sforzi di riduzione, alcune emissioni possono rivelarsi difficili da eliminare completamente: in questi casi, le aziende possono ricorrere alla compensazione delle emissioni residue acquistando Crediti di Carbonio, che finanziano progetti di riforestazione, di energia pulita o di sviluppo sostenibile in varie parti del mondo. Questi progetti non solo contribuiscono a bilanciare le emissioni di CO2 ma generano anche benefici sociali ed economici per le comunità locali.

L'Unione Europea, attraverso il Green Deal europeo, ha fissato l'ambizioso obiettivo di diventare il primo continente carbon neutral entro il 2050, una visione che richiede un impegno condiviso e trasversale che coinvolga governi, aziende e cittadini. Le aziende che anticipano questa transizione e si impegnano attivamente verso la neutralità climatica non solo contribuiscono a un obiettivo collettivo di vitale importanza ma si posizionano anche come leader nella sostenibilità, con vantaggi in termini di immagine, competitività e accesso a nuovi mercati.

A tal proposito, a partire dal 2021 Red Public ha intrapreso un processo significativo di valutazione del proprio impatto ambientale collaborando con ClimatePartner per calcolare il proprio Corporate Carbon Footprint (CCF) per le sedi di Milano e Roma.

Attraverso questo studio, condotto seguendo le rigide linee guida del Greenhouse Gas Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard, l'azienda — ogni anno — può quantificare le emissioni totali di CO₂ generate nel periodo gennaio-dicembre.

Si tratta di un esercizio che permette a Red Public di confrontare le proprie emissioni con la media europea e di avere una panoramica dettagliata delle proprie emissioni, suddivise in tre ambiti principali: emissioni dirette, emissioni generate dall'energia acquistata e altre emissioni non direttamente controllabili dall'azienda. Grazie a tali analisi, Red Public ha potuto identificare le principali fonti di emissione, fornendo così una base solida per la pianificazione di strategie mirate alla riduzione dell'impatto ambientale.

La collaborazione in essere con ClimatePartner dimostra l'impegno di Red Public nella lotta al cambiamento climatico, sottolineando il ruolo cruciale della responsabilità aziendale nell'adottare pratiche sostenibili e nel promuovere uno sviluppo economico, sociale e ambientale responsabile.

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