Intervista a Livia Serrini, Manager di Red Public, per Obiettivo Sostenibilità

Obiettivo sostenibilità: il format che mette al centro la sostenibilità e incontra aziende, imprenditori e professionisti che fanno di questo tema una ragione d’essere.

 Ciao Livia, iniziamo parlando di Red Public?

Siamo una società di consulenza strategica e direzionale al momento interamente composta da circa venti professioniste donne.
Nasciamo tre anni fa come realtà innovativa per il contesto italiano che ha preso ispirazione da quelli che sono i valori principali che portano avanti i paesi del Nord Europa, sicuramente molto più avanti di noi sulla tematica sociale.

Il nostro team è abbastanza diversificato: abbiamo professioniste di giovane età piuttosto che persone con una significativa maturità lavorativa, dotate di competenze specifiche che riescono a portare sui servizi che noi eroghiamo e sui nostri clienti un grande valore aggiunto.

Tra le vostre aree di competenza possiamo trovare la trasformazione digitale, PM&PMO, inclusione e sostenibilità. Soffermiamoci su quest’ultima, che avete fatto diventare un vero e proprio asset strategico poiché cercate di portare una cultura sostenibile anche ai vostri clienti; li affiancate nell’analisi e nella strategia per la digital carbon footprint o nel modello di valutazione dell’impronta di sostenibilità ambientale, digitale e sociale.

Assolutamente, l’obiettivo cardine che poi è anche la mission di Red Public è quello di accompagnare i clienti attraverso le principali trasformazioni che ci troviamo a vivere in questi anni e soprattutto che influiscono tanto sulle PMI e sulle società italiane.
Centrale per noi è la visione e l’approccio verso la sostenibilità inteso in senso ampio: non soltanto sostenibilità ambientale, ma anche sociale e digitale.

In merito a ciò hanno avuto un ruolo fondamentale i progressi che negli ultimi anni hanno fatto la normativa e la legislazione sia italiana che europea, definendo una serie di programmi che vanno nella direzione di includere la dimensione di sostenibilità in un’ottica più allargata.
Prendiamo ad esempio la Certificazione di Genere che si lega al PNRR del 2022, oppure il Gender Equality Plan definito dall’Unione Europea, per non parlare poi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Sicuramente facciamo tesoro di tutto questo mondo, cercando di leggere sempre il tempo in cui viviamo ma cercando di definire anche quali saranno i prossimi passi fondamentali in cui possiamo supportare i nostri clienti.

Mi è piaciuta una frase del vostro sito: “Pensiamo in modo divergente rispetto alla consuetudine”. Al giorno d’oggi non è facile trovare un pensiero laterale di fronte ad alcune situazioni. È un po’ la vostra sfida questa?

Corretto, è un qualcosa su cui ci impegniamo quotidianamente. Il fatto di essere all’avanguardia in tal senso è sicuramente dato dal background che caratterizza tutte le nostre risorse. Quindi anche la differenza di esperienze ci permette di generare idee innovative ma anche di metterci in discussione, passo fondamentale per crescere sotto tutti i punti di vista.

Avete ottenuto diverse certificazioni, tra cui la ISO 9001 nel corso del 2021, e il riconoscimento di PMI innovativa grazie agli sforzi nelle attività di ricerca e sviluppo perché chiaramente vi occupate anche di questo.

Anche questo è un punto cardine del nostro operato. C’è sicuramente il grande supporto verso i nostri clienti ma fondamentale è tutta l’attività che noi mettiamo in campo per rimanere aggiornate su quelli che sono i principali trend, ma anche definire in modo innovativo quelli che sono i servizi del futuro. Il riconoscimento di PMI innovativa sicuramente è una grande soddisfazione per noi che ci dedichiamo con tanta passione e curiosità ai temi di attualità.

Per rimanere sempre nell’ambito dell’attualità ricorderei che siete anche una carbon net company, avete investito in progetti di fonti di energie rinnovabili, in particolare progetti legati all’eolico.

È un progetto che abbiamo scelto e a cui tenevamo particolarmente partecipare, per noi era fondamentale diventare carbon neutral e riuscire ad abbattere o perlomeno compensare quelle che sono state le emissioni del nostro lavoro quotidiano. Abbiamo scelto questo progetto perché andava ad investire sull’energia rinnovabile, in questo caso sull’utilizzo dell’eolico come fonte di energia. Inoltre, questo progetto dà un contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, in particolare il numero 5 - l’abbattimento delle disuguaglianze di genere - e il numero 10 che riguarda l’abbattimento delle disuguaglianze. Si tratta di un progetto fortemente radicato nel territorio in De Aar che si prefigge una serie di obiettivi a noi molto chiari che sono parte del nostro DNA.

Non da ultimo nel 2022 avete fatto un passo in più e vi siete certificate anche come società benefit, un cambio di statuto con lo scopo di restituire valore alla comunità di riferimento su cui avete un impatto

È stata una grande soddisfazione formalizzare la nostra trasformazione in società benefit. Siamo riuscite grazie a questo strumento a formalizzare quello che è il nostro impegno quotidiano: l’impegno e la cura che abbiamo nei confronti delle nostre persone, cercare sempre di portare un valore positivo sul mercato e sui nostri clienti ma anche sugli stakeholder.
Crediamo che anche le attività di divulgazione e webinar siano fondamentali per aumentare la consapevolezza su alcune tematiche per cui ci battiamo in prima linea

Tra queste tematiche, mi permetto di approfondirne una che sta molto a cuore anche a noi, ovvero quella della trasformazione digitale e dell’utilizzo dei dati e della loro sicurezza.
Ormai si fa utilizzo dei dati in qualsiasi ambito aziendale con degli scenari che sono chiari almeno a Red Public visto che riuscite ad essere anticipatrici di alcuni trend, comunicandoli a titolo di consulenza ai vostri clienti.

Il tema della digital transformation è perenne, sicuramente i cambiamenti tecnologici proseguono e avanzano ad un livello notevole e quindi è fondamentale riuscire a stare al passo con quelle che sono le principali novità in ambito tecnologico e soprattutto definire delle soluzioni che siano effettivamente personalizzate per i nostri clienti e che si adattino ad ogni esigenza. Sicuramente il tema della sicurezza dei dati e della privacy sono temi centrali, su cui bisogna riflettere ed essere consapevoli delle loro implicazioni.

Ci sono progetti futuri, nuovi orizzonti che sta esplorando Red Public?

Sicuramente ampliare e allargare i nostri orizzonti sul tema dell’inclusione, ma nel senso di appartenenza che si genera in azienda. Quindi saremo in prima linea nel cercare di andare un po’ oltre a quelle che sono le classiche analisi di diversità, equity e inclusione, cercando di andare a sviluppare un senso di appartenenza del dipendente all’interno dell’azienda.

Mi ha colpito molto questa frase “Sosteniamo e valorizziamo la leadership femminile nel mercato come distintiva e portatrice di valore”, quindi senza creare la solita divisione tra maschile e femminile. Quale credi possa essere una caratteristica distintiva del genere femminile in ambito professionale in azienda, rispetto a quella maschile?

Senza voler andare a identificare o differenziare quello che è l’approccio maschile o femminile, perché di fatto ognuno di noi ha delle peculiarità che sono uniche e che vanno valorizzate.
Ci sono studi però di istituti di ricerca di rilievo a livello internazionale che hanno riscontrato che avere una leadership diversificata, che preveda la partecipazione femminile, abbia dei ritorni positivi per i propri dipendenti. Si è infatti riscontrato un clima di ascolto più ampio e una conseguente riduzione del livello di stress perché se ci si mette nella condizione di ascoltarsi veramente e l’ambiente lavorativo ne risente positivamente.

Per concludere, è interessante il nome Red Public, ha un’origine particolare questo nome o è stato scelto in maniera casuale.

Il nome ha una scelta forte, partiamo dal presupposto che il nostro logo ha questa bandiera color magenta: non è un rosa, che potrebbe essere tendenzialmente associato al genere femminile, ma è un colore deciso, molto forte. Red Public è di fatto un gioco di parole perché sarebbe “Republic”, la repubblica, concetto che si lega molto al nostro modus operandi, poiché siamo convinte che serva una partecipazione attiva di tutto il team, a prescindere dalla seniority. Rappresenta la valorizzazione delle idee anche delle risorse più junior e della libertà di pensiero che ci guida verso nuovi orizzonti.  È stata inserita la parola Red, che richiama appunto il colore del nostro logo e che quello che rappresenta l’audacia e il coraggio, il nostro tratto distintivo nella strada verso l’innovazione.

 

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Coltivare una cultura dell’inclusività: Red Public, la società di consulenza al 100% femminile

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Welfare: una leva per l’empowerment femminile – 4W4I